da Rombo di Tuono » 08 gen 2009, 13:59
Prendo spunto dalla vicenda dell'imprenditore ROMEO, di Napoli per esprimere una mia opinione:
Come saprete, a Napoli *FINALMENTE* si sono accorti che una larga parte delle amministrazioni pubbliche sono in qualche modo "colluse" o diciamo semplicemente "molto amiche" di alcuni imprenditori privati...
Oh mamma, oh scalpore... oh cielo !!
No, dico... in che mondo vivete?? Da quale pianeta delle favole siete atterrati all'improvviso??
E' esattamente dai tempi di "tangentopoli" che le cose hanno questo andazzo.
Prima, "semplicemente" il privato dava la mazzetta e si assicurava l'appalto.
Adesso il privato dà comunque la "mazzetta", sia essa una "dazione" in denaro, o un favore, o un riconoscimento di potere. Ed il politico accetta. Tutto come prima. L'unica cosa che non avviene in automatico è l'affidamento dell'appalto, che è *appena* più complicato, ma nemmeno molto, una volta salvate le apparenze.
"Lobby" l'hanno chiamata, questa sporca attività. Si, sporca ! Perchè per come viene esercitata "all'italiana", essa costituisce un grave detrimento della collettività.
Facciamo una premessa: come dovrebbe essere organizzata una gara, per essere seria, equa e coerente con l'intendimento di una pubblica amministrazione attenta?
Il PRIMO requisito dovrebbe essere che all'interno della pubblica amministrazione in oggetto DOVREBBE esistere un dipendente, pagato da noi, non scordiamolo, in grado di fare un mestiere semplicissimo: analizzare le ESIGENZE della Pubblica amministrazione, per il suo settore specifico.
Si noti: NON DEVE TROVARE LUI LA SOLUZIONE, la P.A. deve solo esternare le sue esigenze.
E questo è il primo punto: Oggi questo non avviene se non in minima parte. Oggi ogni P.A. trova il modo di emettere un bando di gara PERFETTAMENTE tarato su una , massimo due soluzioni /aziende... PRECLUDENDOSI così (non so quanto volontariamente) ogni altra soluzione che magari esiste, ed è migliore, ma semplicemente NON NOTA alla P.A. (o VOLUTAMENTE IGNORATA, per interessi non legittimi, evidentemente)
E se tale dipendente volenteroso non c'è, cosa fa la P.A. ?? Si rivolge ad un consulente, ovviamente !
Consulenti che intanto sono notoriamente culo e camicia con alcune aziende di riferimento, poi sono ovviamente a pagamento, quindi la PA fa una gara, per pagare qualcuno che faccia quello che in fondo dovrebbe fare LEI, cioè DIRE DI CHE COSA HA BISOGNO e produrre un capitolato !!
Sarebbe infinitamente meglio se ogni gara fosse gestita come "appalto concorso", ovvero la P.A. dice cosa le serve, nel modo più dettagliato possibile, e le aziende rispondono con un progetto, articolato, aperto e possibilmente valido e non sono costrette a rispondere pedissequamente a un progetto scritto da terzi. ALTRIMENTI TANTO VARREBBE AFFIDARE DIRETTAMENTE IL LAVORO A QUESTI, NO??
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Chi controlla, poi, l'operato dei consulenti? E' cosa altrettanto risaputa che un simpatico meccanismo è il seguente:
1) L'amministrazione incarica un consulente di stendere un capitolato, ma per dargli tale incarico, il consulente deve essere vicino al PARTITO, e deve accettare di rigirare al partito, in NERO, una parte del compenso.
2) Il consulente ovviamente "va sotto", ed a questo punto non gli resta che andare da una ditta e dire... io stendo il capitolato in modo che vada bene a te, e tu mi allunghi un po' di denaro, io fatturo una consulenza... e siamo a posto.
3) Il consulente che ha scritto il capitolato viene ovviamente sentito, quando addirittura non ne fa parte, in commissione di gara. Ed ha quindi gioco facile a fare assegnare i punti "tecnici" necessari a non avere sorprese, ovvero a fare vincere chi deve vincere...
Volete vedere come si fa?
Gara a punteggio: 70 punti tecnici e 30 punti economici
Formula poer il calcolo dei punti economici: Punti ditta "x"=30(Prezzo minimo/Prezzo della ditta "x")
Ora mettiamo che la ditta X offra un prezzo SENZA RIBASSO, e mettiamo che la ditta migliore offra un ribasso del 30% (che sarebbe una montagna di denaro risparmiato)
la ditta migliore prende 30 punti economici, ma la ditta X ne prende 21, ovvero solo 9 in meno.
basta che alla ditta che deve vincere vengano assegnati 9 punti tecnici (9 su 70, è una belinata, ci vuole un attimo) in più di chiunque altro... e la si mette al riparo da ribassi FINO AL 30% !!
carino, eh?
[segue...]
Prendo spunto dalla vicenda dell'imprenditore ROMEO, di Napoli per esprimere una mia opinione:
Come saprete, a Napoli *FINALMENTE* si sono accorti che una larga parte delle amministrazioni pubbliche sono in qualche modo "colluse" o diciamo semplicemente "molto amiche" di alcuni imprenditori privati...
Oh mamma, oh scalpore... oh cielo !!
No, dico... in che mondo vivete?? Da quale pianeta delle favole siete atterrati all'improvviso??
E' esattamente dai tempi di "tangentopoli" che le cose hanno questo andazzo.
Prima, "semplicemente" il privato dava la mazzetta e si assicurava l'appalto.
Adesso il privato dà comunque la "mazzetta", sia essa una "dazione" in denaro, o un favore, o un riconoscimento di potere. Ed il politico accetta. Tutto come prima. L'unica cosa che non avviene in automatico è l'affidamento dell'appalto, che è *appena* più complicato, ma nemmeno molto, una volta salvate le apparenze.
"Lobby" l'hanno chiamata, questa sporca attività. Si, sporca ! Perchè per come viene esercitata "all'italiana", essa costituisce un grave detrimento della collettività.
Facciamo una premessa: come dovrebbe essere organizzata una gara, per essere seria, equa e coerente con l'intendimento di una pubblica amministrazione attenta?
Il PRIMO requisito dovrebbe essere che all'interno della pubblica amministrazione in oggetto DOVREBBE esistere un dipendente, pagato da noi, non scordiamolo, in grado di fare un mestiere semplicissimo: analizzare le ESIGENZE della Pubblica amministrazione, per il suo settore specifico.
Si noti: NON DEVE TROVARE LUI LA SOLUZIONE, la P.A. deve solo [b]esternare le sue esigenze[/b].
[color=#4000BF]E questo è il primo punto: Oggi questo non avviene se non in minima parte. Oggi ogni P.A. trova il modo di emettere un bando di gara PERFETTAMENTE tarato su una , massimo due soluzioni /aziende... PRECLUDENDOSI così (non so quanto volontariamente) ogni altra soluzione che magari esiste, ed è migliore, ma semplicemente NON NOTA alla P.A. (o VOLUTAMENTE IGNORATA, per interessi non legittimi, evidentemente)
E se tale dipendente volenteroso non c'è, cosa fa la P.A. ?? Si rivolge ad un consulente, ovviamente !
Consulenti che intanto sono notoriamente culo e camicia con alcune aziende di riferimento, poi sono ovviamente a pagamento, quindi la PA fa una gara, per pagare qualcuno che faccia quello che in fondo dovrebbe fare LEI, cioè DIRE DI CHE COSA HA BISOGNO e produrre un capitolato !!
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Sarebbe infinitamente meglio se ogni gara fosse gestita come "appalto concorso", ovvero la P.A. dice cosa le serve, nel modo più dettagliato possibile, e le aziende rispondono con un progetto, articolato, aperto e possibilmente valido e non sono costrette a rispondere pedissequamente a un progetto scritto da terzi. ALTRIMENTI TANTO VARREBBE AFFIDARE DIRETTAMENTE IL LAVORO A QUESTI, NO??
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Chi controlla, poi, l'operato dei consulenti? E' cosa altrettanto risaputa che un simpatico meccanismo è il seguente:
1) L'amministrazione incarica un consulente di stendere un capitolato, ma per dargli tale incarico, il consulente deve essere vicino al PARTITO, e deve accettare di rigirare al partito, in NERO, una parte del compenso.
2) Il consulente ovviamente "va sotto", ed a questo punto non gli resta che andare da una ditta e dire... io stendo il capitolato in modo che vada bene a te, e tu mi allunghi un po' di denaro, io fatturo una consulenza... e siamo a posto.
3) Il consulente che ha scritto il capitolato viene ovviamente sentito, quando addirittura non ne fa parte, in commissione di gara. Ed ha quindi gioco facile a fare assegnare i punti "tecnici" necessari a non avere sorprese, ovvero a fare vincere chi deve vincere...
Volete vedere come si fa?
Gara a punteggio: 70 punti tecnici e 30 punti economici
Formula poer il calcolo dei punti economici: [color=#008040][b]Punti ditta "x"=30(Prezzo minimo/Prezzo della ditta "x")[/b][/color]
Ora mettiamo che la ditta X offra un prezzo SENZA RIBASSO, e mettiamo che la ditta migliore offra un ribasso del 30% (che sarebbe una montagna di denaro risparmiato)
la ditta migliore prende 30 punti economici, ma la ditta X ne prende 21, ovvero solo 9 in meno.
basta che alla ditta che deve vincere vengano assegnati 9 punti tecnici (9 su 70, è una belinata, ci vuole un attimo) in più di chiunque altro... e la si mette al riparo da ribassi FINO AL 30% !!
carino, eh?
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