Studierò e mi applicheròKharim ha scritto:è ufficiale, tu hai abitato in indocina, perchè solo tu non ricordi come le proteste del pd e gli scioperi hanno bloccato qualsiasi riforma del governo berlusconi, come è stato per la scuola, l'università, la giustizia ecc...ecc...Bergerac ha scritto: Ma seriamente mi stai dicendo che il Pd nel 2001 scatenò un'insurrezione per bloccare le riforme a cui Berlusconi anelava?
Comunque la difesa a oltranza dell'articolo 18 mi sembra il tipico comportamento veterosindacale che ti allinea perfettamente, più che alla Camusso, alle frange estreme di FIOM (che a Genova è controllata da Grondona, cioè lotta comunista, per intenderci). La Camusso è più moderata
quindi se le cose non le sai, salle!!!
DOMANDA per un operaio di Riva
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
Senti, sono onestamente stufo, qui siamo su un forum, un minimo di sforzo per capire che l'interlocutore che scrive con te non sia un deficente, sarei propenso a chiedertelo.Bergerac ha scritto:Non difendi ad oltranza l'articolo 18 ma sei "assolutamente contrario alla rimozione/rimodulazione/qualsiasi cazzo della tutela per chi nel mondo del lavoro c'è già". Scusa, ma cosa dice l'articolo 18?
Non capisco poi cosa intendi con "Sono favorevole alla riduzione della protezione totale in entrata nel mondo del lavoro". Di cosa stai parlando? Oggi 9 ragazzi su 10 entrano nel mondo del lavoro privi di qualsiasi protezione, precari, stagisti, lavoratori a termine. Che c'è da ridurre ancora?
Così come io dò per scontato che tu segua quello che avviene in politica, quindi quando dico una cosa mi riferisco ovviamente alla contingenza della concertazione allo stato presente (*)
Riassumiamo:
HO RILEVATO come si fosse parlato ad abundantiam di rimuovere l'art 18 e buona parte di coloro che prima urlavano siano stati zitti, di qui il 3d.
Rilevo come la situazione sia in divenire, bene.
Sento parlare di molte cose diverse, sono d'accordo al fatto che per un neo assunto a TEMPO INDETERMINATO la tutela dell'art 18 sia modificata nel senso che sta prendendo, pare, adesso la concertazione (mi esplicito, che magari poi non mi capisci: ok all'elimiazione dell'obbligo di reintegro, se il licenziamento avviene x motivi economici) (*)
Rimango CONTRARIO all'eliminazione di quella forma di tutela, per chi IN QUESTO MOMENTO CE L'HA. Cosa ci trovi di strano?
Il risarcimento economico proposto è INSUFFICIENTE IN MODO ASSOLUTO. Non scordarti che io sono stato in Telecom, ho visto cose, ho visto fare cose che uno si tocca a vedere se è vero o se sta su scherzi a parte.
Se si sposa la linea di Friedman, bisogna che lo STATO si ponga analogamente nei confronti dell'intero "mercato", perseguendo le logiche che DEVONO essere alla base del suo operato: ovvero tutelare l'occupazione, e la crescita, in buona sostanza contrapponendo gli interessi SOCIALI (ciò che dicevo prima, i sussidi TUTTI ai lavoratori e NIENTE alle aziende) alla logica del mercato interamente liberista
Se invece le aziende accettano un ruolo che condivida maggiormente gli interessi sociali collettivi, allora è chiaro che la direzione da prendere debba essere un'altra.
Ora qual è la mia perplessità? E' che siamo in Italia... tutto qui. E non sono sicuro di quale interesse possa prevalere.
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
il nostro amico ad Altstadt la pensa esattamente come te, o tu la pensi come lui?
Non ho parti, cerco di avere argomenti.
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
La penso spessissimo come lui... l'hai letto l'articolo sulla TAV e le catene di markov nella teoria dei grafi (mio argomento di tesi )? Ha assolutamente ragione.Sardauker ha scritto:il nostro amico ad Altstadt la pensa esattamente come te, o tu la pensi come lui?
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
Io per la TAV sono un pelo più incazzoso: militarizzazione dei cantieri con tutte le pirotecniche conseguenze in caso di irruzione, interruzione di pubblico servizio a chiunque si azzardi a bloccare anche solo un tratturo (altro che autostrade), un bel "ma che cazzo volete?" in faccia agli imbecilli che manifestano.
Abbiamo la BP che ha annullato la costruzione di un rigassificatore, gente che non costruisce centrali idroelettriche perchè 22 enti su 23 competenti -compreso l'enav- sono favorevoli e non il comune che prima aveva chiesto una percentuale della corrente prodotta, gente che si mette in mezzo alla costruzione delle pale eoliche perché i campi hanno servitù per la pastorizia, e allungare la strada di mezzo km due volte all'anno è MAAAAALE.
Poi ci si chiede perchè dall'estero non investono in italia: perchè ogni fallito ha il potere di sdraiarsi davanti alla tua auto per il gusto di rompere i coglioni e farti perdere tempo e soldi.
Abbiamo la BP che ha annullato la costruzione di un rigassificatore, gente che non costruisce centrali idroelettriche perchè 22 enti su 23 competenti -compreso l'enav- sono favorevoli e non il comune che prima aveva chiesto una percentuale della corrente prodotta, gente che si mette in mezzo alla costruzione delle pale eoliche perché i campi hanno servitù per la pastorizia, e allungare la strada di mezzo km due volte all'anno è MAAAAALE.
Poi ci si chiede perchè dall'estero non investono in italia: perchè ogni fallito ha il potere di sdraiarsi davanti alla tua auto per il gusto di rompere i coglioni e farti perdere tempo e soldi.
Non ho parti, cerco di avere argomenti.
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
la mia perplessità non è che siamo in italia, ma che si discute su nulla di reale,Rombo di Tuono ha scritto:Senti, sono onestamente stufo, qui siamo su un forum, un minimo di sforzo per capire che l'interlocutore che scrive con te non sia un deficente, sarei propenso a chiedertelo.Bergerac ha scritto:Non difendi ad oltranza l'articolo 18 ma sei "assolutamente contrario alla rimozione/rimodulazione/qualsiasi cazzo della tutela per chi nel mondo del lavoro c'è già". Scusa, ma cosa dice l'articolo 18?
Non capisco poi cosa intendi con "Sono favorevole alla riduzione della protezione totale in entrata nel mondo del lavoro". Di cosa stai parlando? Oggi 9 ragazzi su 10 entrano nel mondo del lavoro privi di qualsiasi protezione, precari, stagisti, lavoratori a termine. Che c'è da ridurre ancora?
Così come io dò per scontato che tu segua quello che avviene in politica, quindi quando dico una cosa mi riferisco ovviamente alla contingenza della concertazione allo stato presente (*)
Riassumiamo:
HO RILEVATO come si fosse parlato ad abundantiam di rimuovere l'art 18 e buona parte di coloro che prima urlavano siano stati zitti, di qui il 3d.
Rilevo come la situazione sia in divenire, bene.
Sento parlare di molte cose diverse, sono d'accordo al fatto che per un neo assunto a TEMPO INDETERMINATO la tutela dell'art 18 sia modificata nel senso che sta prendendo, pare, adesso la concertazione (mi esplicito, che magari poi non mi capisci: ok all'elimiazione dell'obbligo di reintegro, se il licenziamento avviene x motivi economici) (*)
Rimango CONTRARIO all'eliminazione di quella forma di tutela, per chi IN QUESTO MOMENTO CE L'HA. Cosa ci trovi di strano?
Il risarcimento economico proposto è INSUFFICIENTE IN MODO ASSOLUTO. Non scordarti che io sono stato in Telecom, ho visto cose, ho visto fare cose che uno si tocca a vedere se è vero o se sta su scherzi a parte.
Se si sposa la linea di Friedman, bisogna che lo STATO si ponga analogamente nei confronti dell'intero "mercato", perseguendo le logiche che DEVONO essere alla base del suo operato: ovvero tutelare l'occupazione, e la crescita, in buona sostanza contrapponendo gli interessi SOCIALI (ciò che dicevo prima, i sussidi TUTTI ai lavoratori e NIENTE alle aziende) alla logica del mercato interamente liberista
Se invece le aziende accettano un ruolo che condivida maggiormente gli interessi sociali collettivi, allora è chiaro che la direzione da prendere debba essere un'altra.
Ora qual è la mia perplessità? E' che siamo in Italia... tutto qui. E non sono sicuro di quale interesse possa prevalere.
se leveranno l'art.18 sarà una grossa cazzata
se lo modificheranno, bisogna vedere in cosa e su cosa,
bisogna pure vedere che proposta arriverà nell'aula parlamentare ed invece quale testo verrà veramente approvato e soprattutto da chi
poi magari si può cominciare a discutere, perchè parlare sul nulla mi sembra una minkiata, soprattutto quando il nulla è fatto passare per dato reale
ricordando sempre che l'art.18 tutela solo coloro che vengono licenziati senza giusta causa, non chi viene licenziato a prescindere da tutto e da tutti, tanto per non fare confusioni...
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
E' proprio sul concetto di giusta causa che c'è TAAAAnto da discutere
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
mah non mi sembra che abbiano levato chissà cosa, rimane il reintegro per giusta causa, indennizzo per motivi disciplinari e per motivi economiciRombo di Tuono ha scritto:E' proprio sul concetto di giusta causa che c'è TAAAAnto da discutere
ora puoi anche continuare a dire che siamo in italia, e che ci sarà chi ne approfitta(come se all'estero fossero santi..), purtroppo questa diffidenza vale sia per l'imprenditore disonesto, sia per il lavoratore fannullone, categorie che riuscirebbero a cavare sangue da una rapa...
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
I motivi discriminatori in Italia non esistono. detto questo rimane il "classico" motivo disciplinare, sul quale in ogni caso mi pare corretto che un giudice (spero serio) si pronunci, per dire se è REALE e PROVATO, o meno.Kharim ha scritto:mah non mi sembra che abbiano levato chissà cosa, rimane il reintegro per giusta causa, indennizzo per motivi disciplinari e per motivi economiciRombo di Tuono ha scritto:E' proprio sul concetto di giusta causa che c'è TAAAAnto da discutere
ora puoi anche continuare a dire che siamo in italia, e che ci sarà chi ne approfitta(come se all'estero fossero santi..), purtroppo questa diffidenza vale sia per l'imprenditore disonesto, sia per il lavoratore fannullone, categorie che riuscirebbero a cavare sangue da una rapa...
SE NON PROVATO la scelta non deve esserci: reintegro. punto.
(O indennizzo... stratosferico, se il lavoratore lo vuole, 15 mensilità sono una CAGATA)
Per le ragioni economiche, io penso sempre che il mestiere dell'imprenditore lo devi saper fare, che non ti puoi programmare a 3 mesi, e nemmeno a 3 anni. CRedo che un piano tu lo debba fare, e credo che l'azienda non abbia bisogno di 8 Porsche Cayenne intestate e 13 yacht. Penso che le ragioni economiche vadano DIMOSTRATE come congiunturali, e non farlocche. Abbiamo casi eclatanti di aziende che spostano fatturati su altre aziende del gruppo, e così facendo azzerano i guadagni di altre, che diventano in passivo, quando nella verità tangibile dei fatti non lo sono.
Ogni imprenditore che sappia fare il suo mestiere non avrà MAI paura dell'art. 18 che gli blocca un dipendente. Se è un fannullone ricade nella fattispecie di cui sopra: motivi disciplinari provati, e ciao.
Se non sa fare il suo mestiere, se non si aggiorna, per esempio, lo DEVI POTER DEMANSIONARE (sempre con uno straccio di prova). Oggi siamo all'assurdo che non puoi demansionare nessuno, nemmeno se costui ti firma che lo accetta senza se e senza ma.
Ripeto: non lo so, ma sento puzza di troppi favori alle imprese. E ripeto: non vanno modificate le tutele di chi C'E' ADESSO. NON CI POSSIAMO PERMETTERE 10.000 cinquantacinquenni a spasso.
Non vedo nulla nella concertazione attuale che vada in questa direzione, ed è la cosa che mi preoccupa. SERIAMENTE.
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
ma per ora come ho scritto in precedenza, aspetto cosa veramente arrivi in aula e cosa sarà approvato realmente, la questione motivi disciplinari ed economici per ora non è che sia chiara su cosa debba essereRombo di Tuono ha scritto:I motivi discriminatori in Italia non esistono. detto questo rimane il "classico" motivo disciplinare, sul quale in ogni caso mi pare corretto che un giudice (spero serio) si pronunci, per dire se è REALE e PROVATO, o meno.Kharim ha scritto:
mah non mi sembra che abbiano levato chissà cosa, rimane il reintegro per giusta causa, indennizzo per motivi disciplinari e per motivi economici
ora puoi anche continuare a dire che siamo in italia, e che ci sarà chi ne approfitta(come se all'estero fossero santi..), purtroppo questa diffidenza vale sia per l'imprenditore disonesto, sia per il lavoratore fannullone, categorie che riuscirebbero a cavare sangue da una rapa...
SE NON PROVATO la scelta non deve esserci: reintegro. punto.
(O indennizzo... stratosferico, se il lavoratore lo vuole, 15 mensilità sono una CAGATA)
Per le ragioni economiche, io penso sempre che il mestiere dell'imprenditore lo devi saper fare, che non ti puoi programmare a 3 mesi, e nemmeno a 3 anni. CRedo che un piano tu lo debba fare, e credo che l'azienda non abbia bisogno di 8 Porsche Cayenne intestate e 13 yacht. Penso che le ragioni economiche vadano DIMOSTRATE come congiunturali, e non farlocche. Abbiamo casi eclatanti di aziende che spostano fatturati su altre aziende del gruppo, e così facendo azzerano i guadagni di altre, che diventano in passivo, quando nella verità tangibile dei fatti non lo sono.
Ogni imprenditore che sappia fare il suo mestiere non avrà MAI paura dell'art. 18 che gli blocca un dipendente. Se è un fannullone ricade nella fattispecie di cui sopra: motivi disciplinari provati, e ciao.
Se non sa fare il suo mestiere, se non si aggiorna, per esempio, lo DEVI POTER DEMANSIONARE (sempre con uno straccio di prova). Oggi siamo all'assurdo che non puoi demansionare nessuno, nemmeno se costui ti firma che lo accetta senza se e senza ma.
Ripeto: non lo so, ma sento puzza di troppi favori alle imprese. E ripeto: non vanno modificate le tutele di chi C'E' ADESSO. NON CI POSSIAMO PERMETTERE 10.000 cinquantacinquenni a spasso.
Non vedo nulla nella concertazione attuale che vada in questa direzione, ed è la cosa che mi preoccupa. SERIAMENTE.
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Re: DOMANDA per un operaio di Riva
unico vero problema di regole del lavoro in italia è verso la PA
e nessuno osa toccarlo e neanche scalfirlo.
Lo scalpo di pochi poveracci...fa gridare vittoria!!!!!!!!!
ma nn cambia nulla e saremo peggio di prima!!!!!!!!!!!!
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«Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perché acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con noi».